Ciao Lorenzo, siamo contente di averti come ospite del nostro blog e di poterti intervistare, grazie del tuo tempo e della tua disponibilità. Ti va di raccontarci di te, della tua formazione come personal trainer e del tuo progetto “fit for all”? come nasce e cosa rappresenta per te?
Grazie a voi prima di tutto per darmi la possibilità di raccontarmi in questo spazio “multidisciplinare” che credo sia sempre molto importante mettere a disposizione delle persone!
Io ho sempre avuto la passione per lo sport e il movimento e ho sempre ammirato molto le figure dell’allenatore, del preparatore atletico e dello sportivo. Intrapreso e terminato il percorso di studi, triennale e magistrale, all’Università del Foro Italico, a Roma, ho avuto la fortuna di iniziare a collaborare con l’Associazione Sportiva Progetto Filippide, che si occupa di lavorare per persone con autismo attraverso la corsa e il nuoto. Dopo qualche anno ho conosciuto la Functional Training School, la prima scuola di allenamento funzionale e miofasciale in Italia, che mi ha permesso, da una parte di avvicinarmi ad un mondo per me ancora poco conosciuto, quello del fitness, dall’altra di approfondire da un punto di vista strettamente pratico (un aspetto purtroppo ancora molto carente all’interno delle facoltà di scienze motorie in Italia), tutto ciò che ha a che fare con l’allenamento e il benessere della persona. Indirettamente, grazie alla FTS, ho avuto la fortuna di collaborare per due anni con uno studio di personal training, Zero Sforzo, dove si svolgono soltanto lezioni one to one su appuntamento.
Queste due esperienze lavorative e formative mi hanno permesso, da un lato di apprezzare molto l’efficacia dell’attività fisica svolta all’aria aperta, e, dall’altro, di imparare tantissimo dal punto di vista della cura della singola persona e della personalizzazione dell’allenamento in base alle caratteristiche individuali di ognuno, aspetti che, all’interno delle palestre e dei grandi centri di fitness, vengono purtroppo completamente messi da parte.
Era da tempo che avevo in testa di specializzarmi e propormi come “trainer outdoor”!
FIT FOR ALL nasce dall’esigenza di proporre qualcosa di concreto, utile, originale e realmente efficace ma, al tempo stesso, che potesse essere di basso impatto sia sull’ambiente che sull’economia delle persone. L’allenamento funzionale è l’allenamento che segue le linee evolutive dell’uomo, allenando le catene cinetiche (e non i singoli muscoli che le compongono) secondo lo scopo per cui sono state create e si sono evolute; è un metodo di allenamento a 360 gradi, che può essere svolto a corpo libero o con piccoli attrezzi. FIT FOR ALL è una proposta di allenamento funzionale all’aperto che sfrutta e valorizza le aree verdi che la città di Roma (e in particolare il terzo municipio) ci offre, e si svolge rigorosamente a piccoli gruppi (non più di 8-10 persone per volta). Questo rende possibile sempre personalizzare la proposta di allenamento per ognuno: con la stessa scheda di allenamento e le dovute accortezze in termini di progressioni o regressioni degli esercizi proposti, si possono allenare contemporaneamente una signora di 60 anni e un ragazzo di 25! Provare per credere!
Ritieni che lo sport abbia a che fare con la psicologia? Se si ci puoi spiegare secondo te in che modo?
Credo che non solo lo sport e la psicologia abbiano a che fare l’uno con l’altra, ma che, in un certo senso, siano compenetrati tra di loro e che sia impossibile scinderli! Basti pensare a due aspetti molto pratici. Il primo e, secondo me, il più importante, è quello legato alla motivazione: allenarsi non è piacevole e chi ci racconta il contrario mente sapendo di mentire. Allenarsi significa faticare, sudare, sacrificarsi. Per accettare tutto questo e, soprattutto, perseverare (perché sappiamo tutti benissimo che senza la costanza non si ottengono risultati di nessun tipo) bisogna essere motivati! Se non è psicologia questa…
Il secondo aspetto è legato invece al benessere mentale che l’attività fisica può regalarci. Siamo ancora troppo spesso legati al concetto di allenare i muscoli e, di conseguenza, ai benefici “estetici” che questo comporta il che, indubbiamente, è importantissimo. Ma sono soprattutto i benefici mentali quelli più importanti e che, a conti fatti, ci danno la reale percezione di benessere. L’attività fisica è uno dei più potenti ed efficaci psico-farmaci, senza nessun tipo di controindicazione o di effetti collaterali!
Amo sempre ricordarmi e ricordare questo concetto: non allenarti per come ti senti durante la singola ora di allenamento, ma per come stai nelle restanti 23 ore della giornata in cui non ti alleni. Questa prospettiva può fare tutta la differenza del mondo!
Quali sono secondo te i vantaggi del fare sport?
Su questa domanda potremmo passare ore di conversazione e tirare fuori centinaia di studi scientifici che rafforzano questa tesi. Spesso però i paroloni e le prediche rischiano di allontanare le persone invece che avvicinarle, per questo preferisco sempre parlare di cose pratiche. Lo sport rappresenta una delle palestre di vita più efficaci e immediate che abbiamo a disposizione: insegnano la disciplina, la costanza, il sacrificio e il rispetto verso se stessi e verso gli altri, oltre che indurre tutti quei benefici fisici e mentali di cui abbiamo già parlato prima. Non credo di dover aggiungere granché. Chi ha già avuto la fortuna di testarlo sa perfettamente di cosa sto parlando. Chi, per pigrizia (ed è un aspetto assolutamente normale dell’essere umano che dobbiamo solo ammettere e accettare) o per essersi purtroppo affidati a strutture e persone sbagliate, non ha ancora avuto la fortuna di fare questo tipo di esperienze, deve cominciare a sperimentare e poi perseverare. Perché non esiste nient’altro al mondo di più bello, soddisfacente ed efficace del prendersi cura di se stessi nel modo più naturale che c’è: attraverso il movimento!
Ora la nostra domanda jolly, la domanda posta a tutti i nostri ospiti: cosa pensi della psicologia e della psicoterapia?
Beh, devo ammetterlo molto sinceramente e schiettamente: non ho mai avuto modo di usufruire in prima persona di questi strumenti. Ma ho conosciuto e conosco molte persone che lo hanno fatto o lo fanno tuttora. Credo che tutto ciò che abbia a che fare con la cura di se stessi, se fatto da professionisti seri e competenti, sia da sponsorizzare e consigliare sempre e comunque! Avere il coraggio di ammettere un proprio limite e affidarsi a qualcuno che possa aiutarti a migliorare e affrontare nel modo migliore possibile tutto ciò che la vita ci mette davanti è un grande atto di umiltà che porta sempre i suoi frutti prima o poi; bisogna solo avere la pazienza e la costanza necessarie per vederli fiorire e poterne beneficiare a pieno perché, purtroppo o per fortuna, ci vuole del tempo.
In passato hai avuto a che fare in qualche modo con queste discipline?
Come ho detto poco fa non ho mai avuto modo di fare questo tipo di esperienza su me stesso. Ma come abbiamo detto prima sport e psicologia sono talmente tanto interconnessi che è impossibile pensare di lavorare con e per l’uno senza avere a che fare con l’altra! Ho studiato vari aspetti della psicologia all’università e, quotidianamente, mi trovo a doverli applicare sul campo per offrire alle persone un servizio e un’assistenza il più completi possibili. E poi c’è da dire (e chi gestisce questo blog ne è un esempio lampante) che ho avuto anche la fortuna di conoscere e collaborare con bravissimi psicologi e psicoterapeuti!
In questo particolare periodo di emergenza sanitaria dovuto al Covid-19, contrassegnato da diverse fasi, ci sono state una serie di limitazioni, alcune di queste hanno impattato anche sulla libertà di svolgere attività fisica. Non solo sono state chiuse le palestre, le piscine e tutti i centri sportivi ma per ben 2 mesi non abbiamo potuto svolgere neanche attività all’esterno (parchi, piste, strada). Questo ha suscitato una serie di malcontenti, tu cosa ne pensi? A tuo avviso come ha impattato sulla popolazione?
Penso che la mente umana è tanto semplice quanto complessa e chi meglio di voi può capire questa cosa! Siamo costantemente insoddisfatti di ciò che abbiamo a disposizione e spesso ci rendiamo conto dell’importanza di qualcosa solo quando veniamo costretti a starne lontani. Sempre pronti a lamentarci di qualsiasi cosa e spesso senza voler fare nulla di concreto per adattarci alle situazioni nuove. Era necessario e inevitabile che avremmo dovuto sacrificarci tutti per il bene comune più importante, la nostra salute! Spero e credo che tutto ciò possa avere un impatto positivo sulle persone in termini di avvicinamento all’attività fisica. Il fatto stesso che le persone se ne siano sentite private è segno che forse può essere un’occasione per capirne davvero l’importanza. Vorrei continuare a percepire e vedere sempre, da parte di tutti, questo bisogno primario di mettere un paio di pantaloncini e di scarpe da ginnastica, uscire di casa, e godersi un allenamento all’aria aperta! Ma, come dicevamo prima, bisogna prima di tutto volerlo, e bisogna volerlo sempre, indipendentemente dalle restrizioni. Perché se lo si vuole davvero la soluzione si trova sempre, a maggior ragione se si tratta di sport e attività fisica. Ancora una volta motivazione e costanza!
Come reazione alle limitazioni di cui sopra c’è stato un proliferare di tutorial online per invitare tutti noi agli allenamenti home made, tu cosa ne pensi? Li hai attivati anche tu?
Come abbiamo già detto in precedenza, l’allenamento funzionale (oltre ad essere efficace dal punto di vista scientifico) funziona anche perché è praticabile ovunque e comunque! Fin da quando ho conosciuto questo mondo per la prima volta, ho sempre sponsorizzato il concetto di potersi allenare in ogni contesto e circostanza. Credo fortemente nel cosiddetto “home fitness”, così come credo fortemente nell’allenamento “outdoor” e in qualsiasi contesto che sia in grado di “sganciarci” dalla dipendenza da un luogo fisico in cui allenarsi. Per potersi allenare è necessaria un’organizzazione mentale di tempo e spazio a disposizione, che non deve necessariamente essere legato ad una palestra o un campo sportivo, altrimenti ci creiamo soltanto altre inutili limitazioni, e la pigrizia è uno scoglio già molto grande da affrontare.
I tutorial online sono uno strumento che si è rivelato indispensabile in questo periodo così difficile. Io stesso mi sono attivato in prima persona per fornire, a chiunque ne avesse voluto approfittare, idee e spunti per potersi allenare comodamente a casa e senza l’ausilio di attrezzature particolari. Ancora una volta, se lo si vuole, si può fare qualsiasi cosa! Tuttavia, come per qualsiasi altro contesto in cui ci siano aspetti legati all’insegnamento di qualcosa, credo che i tutorial e le lezioni online non possano in nessun modo sostituirsi ad una lezione in presenza. La didattica (e lo sport è anche didattica!) è un qualcosa di strettamente legato al contatto umano, alla presenza, alla vicinanza e alla compartecipazione totale di allievi e insegnante. Pensare di poterlo fare vita natural durante attraverso uno schermo è pura follia e vendita di “fuffa”!
In ogni caso, che si tratti di video sui social o esperienze dal vivo, ricordiamoci sempre di affidarci a professionisti qualificati e competenti...ne va della nostra salute!
Qual è la tua idea di sport nel quotidiano per la popolazione in generale?
Amo molto (e credo anche che sia estremamente efficace) considerare ogni singola persona come un atleta. Se ci pensiamo bene, tutti, dal professionista alla casalinga, dovrebbero essere considerati e allenati come atleti. Quando si allena qualcuno, chiunque esso sia, la prima cosa da fare è definire insieme gli obiettivi da raggiungere: per un professionista molto spesso si tratta di prepararsi al meglio per una gara; per un sedentario potrebbe essere quello di poter portare le buste della spesa a casa, salire le scale o prendere l’autobus senza avere affanni o soffrire di dolori cronici. In entrambi i casi si tratta di migliorare, in un certo senso, le proprie performance! Ci si arriverà sicuramente con tempistiche e percorsi diversi, ma il concetto di base è lo stesso: percepirsi come atleti, lavorare per migliorarsi e, inevitabilmente, sentirsi meglio!
Mente e corpo: come puoi definire questo incredibile, particolare connubio?
In parte già lo abbiamo accennato prima: è davvero incredibile rendersi conto di quanto le due cose siano strettamente interconnesse! La mente non è altro che il nostro sistema nervoso e il nostro sistema nervoso è parte integrante del nostro corpo e ne regola ogni aspetto, dalla percezione del mondo esterno e interno, al funzionamento di tutti i sistemi che possediamo. Il nostro benessere fisico è intimamente legato al nostro benessere mentale e viceversa. Non si possono e non si devono concepire separatamente. Non è possibile intervenire sull’uno tralasciando l’altro, al massimo si può porre l’accento su un aspetto in particolare, ma in fin dei conti poi o la percezione del benessere viene percepita a 360 gradi oppure qualcosa è andato storto e va comunque corretto il tiro.
Ti capita mai di pensare o anche di suggerire a qualcuno che alleni una consulenza da uno specialista psicologo/psicoterapeuta?
Assolutamente si! Forse in queste 10 risposte sono stato anche fin troppo logorroico su questo aspetto, ma, ancora una volta, non si può pensare di curare solo un aspetto della nostra persona. Certo, si può avere la fortuna di affidarsi ad un personal trainer che, in qualche modo, attraverso l’attività fisica, riesce a “risolvere” anche limiti dal punto di vista psicologico, così come si può avere la fortuna di affidarsi ad uno psicologo che riesce a farti sentire meglio anche dal punto di vista fisico (proprio perché le due cose sono strettamente correlate). Ma sono anche fortemente convinto che ognuno dovrebbe svolgere la sua professione al meglio delle proprie possibilità e, soprattutto, competenze!
Impegniamoci sempre di più a delegare agli altri ciò in cui non siamo pienamente capaci e competenti, con umiltà e determinazione, ma, al tempo stesso, mantenendo sempre viva quella sete di sapere e conoscenza che ci permette di essere sempre professionisti migliori al servizio delle persone.
Sogno un mondo in cui, sempre di più, tutte le figure professionali legate alla cura e al benessere della persona, possano collaborare tra di loro per un solo obiettivo comune: far stare bene gli altri!