Elena Ferrante ha una innata capacità evocativa ed introspettiva: utilizza le parole come fotografie in grado di imprimersi nella mente del lettore ed inoltre è in grado di sviluppare un’attenta analisi della personalità dei protagonisti.
La trama
Il romanzo sembra un susseguirsi di diapositive che con estrema semplicità ma altrettanta accuratezza narrano la storia della protagonista Giovanna e degli altri personaggi. Giovanna è una tredicenne che si accinge ad affrontare l’adolescenza, gli impulsi sentimentali e sessuali propri di quest’età così come il complesso e “bugiardo” mondo degli adulti.
La storia è ambientata a Napoli e ben evidenzia le differenze di pensiero, di abitudini e di linguaggio tra la “Napoli alta” e la “Napoli bassa”. In questa scissione geografica che sembra riflettere un diverso approccio alla vita, l’autrice inserisce Giovanna che si colloca a cavallo tra questi due mondi: da una parte i propri genitori e la vita di un’intera infanzia, dall’altra la malvagia zia Vittoria e le insidie di un mondo maschile più grezzo e impetuoso.
Lo tsunami della vita: l’adolescenza
In questo romanzo ben si delinea in tutte le sue sfaccettature il passaggio dalla vita serena e spensierata dell’infanzia di Giovanna fino alla turbolenta e complessa realtà della sua adolescenza, fase in cui si è tenuti a fare i conti con il mondo degli adulti.
La Ferrante attraverso la protagonista riesce a narrare i diversi aspetti della sovvertitrice vita di un adolescente.
L’innocenza dell’infanzia quale momento gioioso e privilegiato lascia spazio al mondo tormentato, ribelle e trasgressivo dell’adolescenza e della pulsionalità, che trova la sua espressione in una sessualità rozza e a tratti svuotata della sua emotività.
Durante la lettura del testo ben presto si palesa la rottura dell’illusione della divinità delle figure genitoriali che da dei indiscussi dell’Olimpo si trasformano in esseri terreni imperfetti, menzogneri e peccatori. In questo fortissimo il richiamo al titolo del romanzo.
La percezione di sé cambia: il vortice delle emozioni e dei vissuti di nuova sperimentazione rendono tutto difficile da decifrare. Il turbamento e lo sbigottimento prendono il sopravvento
e nella migliore delle ipotesi ci si sente comunque sbagliati e confusi. La sensazione di essere una figlia amata incondizionatamente lascia il passo alla sensazione di essere invisibile per quegli stessi genitori che un tempo addietro erano un rifugio certo.
Così Giovanna si ritrova giudicata da un mondo adulto bugiardo ed ipocrita che ancora bisogna scoprire in tutta la sua durezza.
A questo punto la leggerezza dei sogni di Giovanna bambina è solo un ricordo lontano e viene presto rimpiazzata dal prevaricare di un mondo adulto non sempre integro e a tratti inadeguato alle richieste e ai bisogni di una giovane in crescita.
Ora, per scoprire la bellezza di questo romanzo non resta che immergersi nelle sue pagine dunque buona lettura a tutti!